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Sei buone ragioni per scegliere una terapia cognitiva

Immagine del redattore: Studio EdonèStudio Edonè

La psicoterapia cognitiva nasce durante gli anni ’60 negli Stati Uniti grazie all’opera di Aaron Beck. Egli osserva la profonda interdipendenza tra pensieri, emozioni e comportamenti. Coglie l’importanza di lavorare assieme al paziente da un lato per renderlo consapevole dei pensieri fonte di sofferenza e dall’altro per rintracciarne le cause e i fattori.



Perché scegliere la terapia cognitiva:


E’ fondata scientificamente: ad oggi numerosissimi studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia della terapia cognitiva nel trattamento della maggior parte dei disturbi psicologici (depressione maggiore, disturbo di panico e disturbi d’ansia in generale, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi alimentari, psicosi). Alcune ricerche hanno dimostrato come la psicoterapia cognitiva possa avere un’efficacia maggiore o pari agli psicofarmaci nella cura di molte patologie psichiatriche.






È centrata sul qui ed ora: il terapeuta pone la sua attenzione su ciò che nel presente contribuisce a mantenere la sofferenza, pur considerando gli eventi passati e le esperienze infantili come utili fonti d’informazione.






· È basata sulla collaborazione attiva tra terapeuta e paziente: il paziente è considerato il “maggiore esperto di se stesso” e il terapeuta porta gli strumenti utili ad una esplorazione profonda e consapevole, che mira al cambiamento.



Pone l’accento sugli aspetti relazionali: affronta il disagio psichico utilizzando anche la relazione tra terapeuta e paziente come strumento terapeutico, senza però interferire con l’unicità e la singolarità del soggetto sofferente.




· Punta ad una maggiore comprensione delle proprie dinamiche: il paziente apprende a riconoscere come i propri pensieri e le proprie emozioni contribuiscono a generare comportamenti e stati d’animo che mantengono la sofferenza nel tempo.



· Utilizza una molteplicità di tecniche: queste servono a gestire ed esplorare gli stati emotivi dolorosi del paziente. Le tecniche che vengono utilizzate variano in base al tipo di problema presentato e alla fase della terapia.



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